annualizzare la volatilità

Quando gli investitori stimano la volatilità di un investimento, spesso lo fanno utilizzando rendimenti giornalieri, settimanali o mensili. Tuttavia, quando vogliamo analizzare la performance aggiustata per il rischio di un investimento, tendiamo ad usare misure di volatilità espresse in termini annuali. Per esempio, quando confrontiamo lo Sharpe ratio tra diversi investimenti, sono quasi sempre espressi in termini annuali. Pertanto, dobbiamo trovare una misura di volatilità annuale. Quindi, dobbiamo annualizzare la volatilità.

In questa pagina, spieghiamo come possiamo convertire la volatilità stimata a livello giornaliero, settimanale o mensile in una misura annualizzata della volatilità. Per fare questo, faremo uso della regola della radice quadrata della volatilità del tempo, che ci permette di calcolare la deviazione standard annualizzata

Radice quadrata della volatilità del tempo

La regola della radice quadrata della volatilità del tempo è un concetto abbastanza semplice. Sostiene che la relazione tra tempo e volatilità, misurata dalla deviazione standard, aumenta con la “radice quadrata del tempo”. In linea di principio, questa regola si applica solo al caso normale, cioè quando i rendimenti sono normalmente distribuiti e indipendenti l’uno dall’altro. In questo caso, la relazione tra il tempo e la deviazione standard è uguale a

dove T è l’intero periodo di tempo per cui si vuole la deviazione standard (ad esempio 1 anno), t è un singolo periodo (ad esempio 1 mese), σt è la deviazione standard su un singolo periodo di tempo. In questo caso σT è la volatilità del periodo T. Per esempio, se σt è una misura mensile della volatilità, moltiplicando il valore con la radice quadrata di 12 si ottiene la volatilità annualizzata.

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