L’orribile omicidio di George Floyd nel maggio 2020, e la rabbia giustificabile che ne è seguita, ha fatto rivalutare a molti di noi come potremmo beneficiare inavvertitamente del razzismo strutturale. È una scomoda verità che il privilegio dei bianchi significa beneficiare attivamente dell’oppressione delle persone di colore, sia che si tratti della rappresentazione dominante nei media o che non si venga interrogati sulla propria cittadinanza.
Gli ultimi eventi del gennaio 2021, che hanno visto una folla di sostenitori di Trump prendere d’assalto e irrompere nel Campidoglio, hanno spinto molti a sottolineare l’evidente disparità nel trattamento della polizia nei confronti di questi manifestanti, rispetto agli attivisti Black Lives Matter del 2020.
È un argomento che è stato scritto per la prima volta nel 1988 da Peggy McIntosh, che allora era una studiosa di studi femminili del Wellesley College. In un articolo intitolato White Privilege and Male Privilege: A Personal Account of Coming to See Correspondences Through Work in Women’s Studies, elencò 46 esempi di privilegio bianco. Si è chiesta: “su base quotidiana, cosa ho che non ho guadagnato?”, ottenendo un elenco chiaro basato sull’esperienza personale che aiutava a capire come funziona il privilegio. Questi esempi sono stati studiati da studenti e accademici da allora e sono tra i più citati a livello globale sull’argomento.
Oggi, McIntosh ha 85 anni ed è fondatrice di The Seed Project, che aiuta gli insegnanti e i membri della comunità a creare curricula “equi dal punto di vista del genere, multiculturali, socioeconomici e informati a livello globale”.
“Per capire il modo in cui funziona il privilegio, devi essere in grado di vedere modelli e sistemi nella vita sociale, ma devi anche interessarti alle esperienze individuali”, ha detto McIntosh in un’intervista del 2014 al New Yorker. “Penso che la propria esperienza individuale sia sacra. Testimoniarla è molto importante, ma lo è anche vedere che è inserita in una cornice al di fuori della propria esperienza personale che è molto più grande, e ha schemi statistici ripetitivi in essa.”
Qui, condividiamo 20 degli esempi di McIntosh di privilegio bianco basati su esperienze quotidiane che spesso diamo per scontate, nella speranza di offrire una migliore comprensione di questo argomento complesso. Impariamo da questo momento e ad essere meno ignari dei vantaggi razziali non guadagnati.
- Posso, se voglio, organizzarmi per stare in compagnia di persone della mia razza per la maggior parte del tempo.
- Se dovessi aver bisogno di trasferirmi, posso essere abbastanza sicuro di affittare o acquistare un alloggio in una zona che mi posso permettere e nella quale vorrei vivere.
- Posso essere abbastanza sicuro che i miei vicini in un tale luogo saranno neutrali o piacevoli con me.
- Posso andare a fare shopping da solo la maggior parte del tempo, abbastanza sicuro che non sarò seguito o molestato.
- Posso accendere la televisione o aprire la prima pagina del giornale e vedere persone della mia razza ampiamente rappresentate.
- Quando mi si parla del nostro patrimonio nazionale o della “civiltà”, mi si mostra che persone del mio colore l’hanno resa quello che è.
- Posso essere sicuro che i miei figli riceveranno materiale scolastico che testimonia l’esistenza della loro razza.
- Se voglio, posso essere abbastanza sicuro di trovare un editore per questo pezzo sul privilegio bianco.
- Posso andare in un negozio di musica e contare di trovare rappresentata la musica della mia razza, in un supermercato e trovare gli alimenti di base che si adattano alle mie tradizioni culturali, in un negozio di parrucchiere e trovare qualcuno che mi tagli i capelli.
- Che io usi assegni, carte di credito o contanti, posso contare sul fatto che il colore della mia pelle non vada contro l’apparenza di affidabilità finanziaria.
- Posso fare in modo di proteggere i miei figli per la maggior parte del tempo da persone che potrebbero non piacere.
- Posso bestemmiare, o vestire con abiti di seconda mano, o non rispondere alle lettere, senza che la gente attribuisca queste scelte alla cattiva morale, alla povertà o all’analfabetismo della mia razza.
- Posso parlare in pubblico ad un gruppo maschile potente senza mettere sotto accusa la mia razza.
- Posso fare bene in una situazione difficile senza essere chiamato un merito della mia razza.
- Non mi viene mai chiesto di parlare per tutte le persone del mio gruppo razziale.
- Posso rimanere ignaro della lingua e dei costumi delle persone di colore che costituiscono la maggioranza del mondo senza sentire nella mia cultura alcuna pena per tale oblio.
- Posso criticare il nostro governo e parlare di quanto temo le sue politiche e il suo comportamento senza essere visto come un estraneo culturale.
- Posso essere abbastanza sicuro che se chiedo di parlare con “la persona che comanda”, avrò di fronte una persona della mia razza.
- Se un vigile urbano mi ferma o se il fisco controlla la mia dichiarazione dei redditi, posso essere sicuro di non essere stato scelto a causa della mia razza.
- Posso facilmente comprare poster, cartoline, libri illustrati, biglietti di auguri, bambole, giocattoli e riviste per bambini con persone della mia razza.
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