Qui, mentre la causa dell’incendio della cattedrale di Notre-Dame e l’ammontare dei danni sono ancora in fase di determinazione, esploriamo la storia di Notre-Dame de Paris (“Nostra Signora di Parigi” in francese), e condividiamo 10 fatti sorprendenti…

Ci sono state quattro iterazioni di edifici sacri sul sito dove sorge Notre-Dame. La cattedrale è stata costruita nel corso di 200 anni – la costruzione è iniziata nel 1163 durante il regno del re Luigi VII, e si dice che la prima pietra sia stata posta alla presenza di Papa Alessandro III. I lavori di costruzione della cattedrale, il cui interno misura 427 per 157 piedi (130 per 48 metri), furono completati nel 1345.

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Il giovane re d’Inghilterra, Enrico VI, fu incoronato re di Francia dentro Notre-Dame nel 1431, due anni dopo la sua incoronazione all’Abbazia di Westminster nel 1429. E nel 1804, Napoleone I e Giuseppina furono incoronati imperatore e imperatrice di Francia a Notre-Dame.

Notre-Dame ha anche ospitato una serie di famosi matrimoni reali: Giacomo V, re di Scozia, vi sposò Madeleine di Valois nel 1537; Maria, regina di Scozia sposò il suo primo marito (Francesco, Delfino di Francia) a Notre-Dame nel 1558; e il re Carlo I d’Inghilterra sposò sua moglie, Henrietta Maria di Francia, davanti a Notre-Dame per procura nel 1625, poco dopo la sua salita al trono.

Messe di requiem sono state tenute a Notre-Dame per i presidenti Charles de Gaulle (che guidò la resistenza francese contro la Germania nazista nella seconda guerra mondiale) e François Mitterrand (presidente della Francia dal 1981 al 1995).

Nel XVIII secolo, Notre-Dame fu saccheggiata dal re Luigi XIV. Secondo il National Geographic: “Nel XVIII secolo le idee di gusto architettonico cambiarono radicalmente. A metà del regno di Luigi XIV, la venerabile cattedrale affrontò un radicale e controverso rifacimento, un ‘restauro’ che le generazioni successive avrebbero considerato più dannoso di secoli di usura.

“Lo schermo a muro, costellato di sculture, fu abbattuto. Le vetrate del XII e XIII secolo sono state sostituite con vetri trasparenti. Solo i tre rosoni di Notre-Dame conservano gran parte delle loro vetrate originali. Un pilastro della porta centrale è stato demolito per permettere il passaggio delle carrozze da processione.”

Notre-Dame subì ulteriori danni e devastazioni durante la Rivoluzione francese (1787-99): Considerato come “un simbolo del potere e dell’aggressione della chiesa e della monarchia”, l’edificio fu saccheggiato; sculture e statue furono distrutte; il piombo del tetto fu saccheggiato per i proiettili e alcune campane di bronzo furono fuse per fare cannoni, dice il National Geographic. Alla fine della rivoluzione, Notre-Dame era “l’ombra di se stessa” ed era stata scristianizzata.

Paragonando l’incendio del 2019 al caos provocato durante la Rivoluzione francese, la dottoressa Emily Guerry ha detto a History Extra: “Anche durante la Rivoluzione francese non abbiamo avuto la metà di questo livello di distruzione. Ciò che ha avuto luogo durante la Rivoluzione francese era un’iconoclastia mirata – le immagini sacre sono state distrutte a causa della percezione che fossero associate all’Ancien Régime (il sistema politico e sociale della Francia dal tardo Medioevo fino al 1789); vecchie tradizioni cattoliche; e tirannia; è stato un tentativo di distruggere il potere di Notre-Dame. Questo incendio è un tipo di distruzione molto diverso.”

Nel 1801, il governo di Napoleone Bonaparte firmò un accordo con la Santa Sede in base al quale la Chiesa cattolica avrebbe ripreso il controllo di Notre-Dame. Avendo deciso che la sua cerimonia di incoronazione avrebbe avuto luogo lì, Napoleone si assicurò che i lavori di riparazione fossero avviati rapidamente e ordinò che le strade lungo le quali il corteo doveva passare – cioè rue de Rivoli, la piazza del Carrousel e il Quai Bonaparte – fossero interamente pavimentate prima della sua incoronazione del 1804.

Ma nonostante gli sforzi di Napoleone, Notre-Dame rimase in cattivo stato ed era mezza distrutta all’interno. Il romanzo Notre-Dame de Paris del 1831 dello scrittore francese Victor Hugo, pubblicato in inglese come The Hunchback of Notre Dame, scatenò una campagna per restaurare ulteriormente la cattedrale. Il movimento letterario romantico “ha colto la cattedrale come un simbolo del glorioso passato cristiano della Francia” e ha condotto una vigorosa campagna per riportarla al suo antico splendore. Nel 1844 il famoso architetto francese Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc fu incaricato di dirigere un restauro completo di Notre-Dame – un progetto che si estese nel corso di quasi 20 anni.

Il libro di Hugo è stato adattato in un film Disney del 1996, Il gobbo di Notre-Dame.

Nel 1909, la tragica eroina francese Giovanna d’Arco, che guidò un esercito francese alla vittoria sugli inglesi all’assedio di Orléans (1428-29) durante la guerra dei cent’anni e fu poi bruciata sul rogo come eretica dagli inglesi, fu beatificata nella cattedrale Notre-Dame di Parigi da papa Pio X. Questo è un riconoscimento accordato dalla Chiesa cattolica dell’entrata in paradiso di una persona morta.

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La cattedrale fu danneggiata durante la prima guerra mondiale. Secondo il Washington Post, nel 1914 più di due dozzine di proiettili tedeschi colpirono la cattedrale e l’impalcatura di legno prese fuoco, il che a sua volta accese la quercia del tetto.

“Il piombo usato per sigillare il tetto si sciolse, il che a sua volta incendiò i banchi di legno. Le vetrate, i pilastri e la statuaria sono stati distrutti”, riporta il Post.

Ma per fortuna, come nell’incendio di Notre-Dame del 2019, gran parte della facciata originale della cattedrale è rimasta intatta.

Durante la seconda guerra mondiale si temeva che i soldati tedeschi potessero distruggere le famose vetrate medievali di Notre-Dame, che includono tre rosoni risalenti al XIII secolo. I vetri furono quindi rimossi e reinstallati solo dopo la fine della guerra.

Tra le più famose campane di Notre-Dame, il bourdon – chiamato Emmanuel – ha suonato in occasione della maggior parte dei grandi eventi della storia di Francia, dice il Guardian, compresa l’incoronazione dei re, le visite papali e per segnare la fine di due guerre mondiali. È stato anche suonato per segnare la distruzione delle torri gemelle del World Trade Center di New York l’11 settembre 2001. Subito dopo l’incendio del 2019, l’entità dei danni alle campane rimane poco chiara.

Emma Mason è Digital Editor di History Extra.