Disuguaglianza nel Sudafrica post-apartheid

DisoccupazioneModifica

Il Sudafrica ha tassi di disoccupazione estremamente alti. Il tasso di disoccupazione complessivo era del 26% nel 2004. La redistribuzione mira a trasferire le fattorie commerciali di proprietà dei bianchi ai sudafricani neri. La restituzione consiste nel dare una compensazione alla terra persa dai bianchi a causa dell’apartheid, del razzismo e della discriminazione. La riforma dei regimi fondiari mira a fornire un accesso più sicuro alla terra. Sono state promulgate diverse leggi per facilitare la ridistribuzione, la restituzione e la riforma dei regimi fondiari. Il Provision of Certain Land of Settlement Act del 1996 designa la terra per scopi di insediamento e garantisce assistenza finanziaria a coloro che cercano di acquistare la terra. Il Restitution of Land Rights Act del 1994 ha guidato l’attuazione della restituzione e le ha dato una base legale. L’Extension of Security of Tenure Act del 1996 aiuta le comunità rurali a ottenere diritti più forti sulla loro terra e regola le relazioni tra i proprietari di terre rurali e coloro che vivono su di esse. Finora queste misure di riforma agraria sono state semi-efficaci. Nel 1998, oltre 250.000 sudafricani neri hanno ricevuto la terra come risultato del programma di ridistribuzione della terra. Pochissime richieste di restituzione sono state risolte. Nei cinque anni successivi all’istituzione dei programmi di riforma agraria, solo l’1% delle terre è passato di mano, nonostante l’obiettivo dell’African National Congress del 30%.

Il Programma di Ricostruzione e SviluppoModifica

Il Programma di Ricostruzione e Sviluppo (RDP) era un programma socio-economico volto ad affrontare le disuguaglianze razziali creando affari e istruzione mentre solo il 4% degli studenti più ricchi sono analfabeti funzionali, indicando un forte divario di alfabetizzazione tra i quartili di reddito. La segregazione spaziale dell’apartheid continua a influenzare le opportunità educative. Mentre i sudafricani entrano nell’istruzione superiore in numero crescente, c’è ancora una netta differenza nella distribuzione razziale di questi studenti.

Oggi, circa il 58,5% dei bianchi e il 51% degli indiani entrano in qualche forma di istruzione superiore, rispetto a solo il 14,3% dei coloured e il 12% dei neri. A partire dal 2013, il sondaggio sulla competitività globale ha classificato il Sudafrica all’ultimo posto su 148 per la qualità dell’istruzione in matematica e scienze e al 146° posto su 148 per la qualità dell’istruzione generale, dietro a quasi tutti i paesi africani, nonostante uno dei maggiori bilanci per l’istruzione nel continente africano. Lo stesso rapporto elenca il più grande ostacolo al fare affari come una “forza lavoro inadeguatamente istruita”. L’istruzione, quindi, rimane una delle aree di performance più povere nel Sudafrica post-apartheid e una delle maggiori cause della continua disuguaglianza e povertà.

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