Edwin Herbert Land

Edwin Herbert Land, (nato il 7 maggio 1909, Bridgeport, Conn, U.S.-morto il 1º marzo 1991, Cambridge, Mass.), inventore e fisico americano il cui processo di sviluppo e stampa di fotografie in un solo passo culminò in una rivoluzione della fotografia senza precedenti dall’avvento della pellicola in rotolo.

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Quando era studente all’Università di Harvard, Land si interessò alla luce polarizzata, cioè alla luce in cui tutti i raggi sono allineati sullo stesso piano. Prese un congedo e, dopo intensi studi e sperimentazioni, riuscì (1932) ad allineare cristalli submicroscopici di solfato di iodochinina e ad incorporarli in un foglio di plastica. Il polarizzatore risultante, per il quale immaginò numerosi usi e che chiamò foglio Polaroid J, fu un enorme progresso. Permetteva l’uso di quasi tutte le dimensioni del polarizzatore e riduceva significativamente il costo.

Con George Wheelwright III, un istruttore di fisica di Harvard, Land fondò i Land-Wheelwright Laboratories, Boston, nel 1932. Sviluppò e, nel 1936, iniziò a utilizzare numerosi tipi di materiale Polaroid in occhiali da sole e altri dispositivi ottici. Il Polaroid fu poi usato nei filtri delle macchine fotografiche e in altri dispositivi ottici.

Land fondò la Polaroid Corporation, Cambridge, Mass. nel 1937. Quattro anni dopo sviluppò un processo di motion-picture tridimensionale ampiamente utilizzato, basato sulla luce polarizzata. Durante la seconda guerra mondiale applicò il principio di polarizzazione a vari tipi di attrezzature militari.

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Land iniziò a lavorare su una pellicola a sviluppo istantaneo dopo la guerra. Nel 1947 dimostrò una macchina fotografica (conosciuta come Polaroid Land Camera) che produceva una stampa finita in 60 secondi. Il processo fotografico Land trovò presto numerose applicazioni commerciali, militari e scientifiche. Molte innovazioni furono fatte negli anni seguenti, incluso lo sviluppo di un processo a colori. Le macchine fotografiche Polaroid Land, che erano in grado di produrre fotografie sviluppate entro un minuto dall’esposizione, divennero alcune delle macchine fotografiche più popolari al mondo.

L’interesse di Land per la luce e il colore portò a una nuova teoria della percezione del colore. In una serie di esperimenti rivelò alcuni conflitti nella teoria classica della percezione dei colori. Scoprì che il colore percepito non dipende dalle quantità relative di luce blu, verde e rossa che entrano nell’occhio; propose che almeno tre meccanismi indipendenti di formazione dell’immagine, che chiamò retinex, sono sensibili a colori diversi e lavorano insieme per indicare il colore visto.

Land ricevette più di 500 brevetti per le sue innovazioni nel campo della luce e della plastica. Nel 1980 si ritirò come amministratore delegato della Polaroid, ma rimase attivo nel campo della ricerca sulla luce e sui colori lavorando con il Rowland Institute of Science, un centro senza scopo di lucro sostenuto dalla Rowland Foundation, Inc, una società che Land fondò nel 1960. Sotto la direzione di Land, i ricercatori del Rowland scoprirono che la percezione della luce e del colore è regolata essenzialmente dal cervello, piuttosto che attraverso un sistema di spettro nella retina dell’occhio, come si credeva in precedenza.

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