Letteratura inglese: Il diciottesimo secolo

La Gloriosa Rivoluzione del 1688 stabilì fermamente una monarchia protestante insieme ad un effettivo governo del Parlamento. La nuova scienza del tempo, la fisica newtoniana, rafforzò la convinzione che tutto, compresa la condotta umana, è guidato da un ordine razionale. Moderazione e buon senso divennero valori intellettuali e norme di comportamento.

Questi valori raggiunsero la loro massima espressione letteraria nella poesia di Alexander Pope. Pope – neoclassicista, arguto e maestro del distico eroico – era critico nei confronti delle debolezze umane, ma generalmente fiducioso che l’ordine e la felicità negli affari umani fossero raggiungibili se si evitavano gli eccessi e si dava ascolto ai dettami razionali. Il brillante satirico in prosa Jonathan Swift non era così ottimista. La sua indignazione selvaggia si tradusse in attacchi devastanti alla sua epoca in A Tale of a Tub (1704), Gulliver’s Travels (1726), e A Modest Proposal (1729).

I gusti della classe media si riflettevano nella crescita di periodici e giornali, i migliori dei quali erano il Tatler e lo Spectator prodotti da Joseph Addison e Sir Richard Steele. I romanzi di Daniel Defoe, i primi romanzi moderni in inglese, devono molto alle tecniche del giornalismo. Illustrano anche le virtù dell’avventura mercantile, vitale per la nascente classe media. Infatti, il romanzo sarebbe diventato la forma letteraria più rispondente ai bisogni e agli interessi della classe media.

Il XVIII secolo fu l’epoca della vita cittadina con i suoi caffè e club. Uno dei più famosi di questi ultimi era lo Scriblerus Club, i cui membri includevano Pope, Swift e John Gay (autore di The Beggar’s Opera). Il suo scopo era quello di difendere e sostenere gli alti standard letterari contro la marea crescente dei valori e dei gusti della classe media. Le lettere erano una forma popolare di letteratura educata. Pope, Swift, Horace Walpole e Thomas Gray erano maestri di questa forma, e le lettere costituiscono la principale produzione letteraria di Lady Mary Wortley Montagu e Lord Chesterfield. I romanzi di Samuel Richardson, incluso l’influente Clarissa (1747), furono scritti in forma epistolare. Con il lavoro di Richardson, Fanny Burney, Henry Fielding, Tobias Smollett e Laurence Sterne il romanzo inglese fiorì.

Probabilmente il circolo letterario più celebre della storia fu quello dominato da Samuel Johnson. Esso comprendeva Joshua Reynolds, David Garrick, Edmund Burke, Oliver Goldsmith e James Boswell, la cui biografia di Johnson è un classico del genere. Altri grandi maestri della prosa del periodo furono lo storico Edward Gibbon e il filosofo David Hume. Il Dr. Johnson, che portò le arti della critica e della conversazione a nuove altezze, caratterizzò e contribuì a formare la visione della vita, della letteratura e della condotta della metà del XVIII secolo. Il dramma del XVIII secolo non riuscì ad eguagliare quello della Restaurazione. Ma Oliver Goldsmith e Richard Brinsley Sheridan si elevarono al di sopra della prevalente commedia piagnucolosa – il cui sentimentalismo infettò ogni genere letterario del periodo – per ottenere una commedia raffinata nella tradizione della Restaurazione.

Tra i poeti di spicco del XVIII secolo c’erano James Thomson, che scrisse in The Seasons (1726) della natura come essa rifletteva il concetto newtoniano di ordine e bellezza, e Edward Young, i cui Night Thoughts (1742) combinavano malinconia e apologetica cristiana. Anticipazioni del romanticismo possono essere viste nelle odi di William Collins, le poesie di Thomas Gray e le liriche scozzesi di Robert Burns. L’opera di William Blake, il primo grande poeta romantico, iniziò alla fine del XVIII secolo. Blake è unico: poeta, artista, artigiano, rivoluzionario e profeta visionario.

Nella narrativa in prosa, le deviazioni dal realismo sociale sono evidenti nei romanzi gotici di Horace Walpole, Anne Radcliffe, Monk Lewis, Charles Maturin e altri. Queste opere si rivolgevano ad un crescente interesse per il medievalismo, le antichità nordiche, le ballate, il folklore, la cavalleria e il romanticismo, sfruttati anche in due capolavori di falsificazione: i poemi Ossian di James Macpherson e i poemi Rowley medievali di Thomas Chatterton.

  • Introduzione
  • I Tudor e l’età elisabettiana
  • L’era giacobina, Cromwell, e la Restaurazione
  • Il diciottesimo secolo
  • Il periodo romantico
  • L’età vittoriana
  • Il primo ventesimo secolo
  • Il dopoguerra fino ad oggi
  • Bibliografia

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