Olaf Tryggvason, per esteso Olaf I Tryggvason, (nato verso il 964-morto verso il 1000), re vichingo di Norvegia (995-c. 1000), molto celebrato nella letteratura scandinava, che fece il primo sforzo efficace per cristianizzare la Norvegia.

Olaf, pronipote del re norvegese Harald I Fairhair e figlio di Tryggvi Olafsson, un capo tribù nel sud-est della Norvegia, nacque poco dopo che suo padre fu ucciso dal sovrano norvegese Harald II Graycloak. Secondo la leggenda, Olaf fuggì con sua madre, Astrid, alla corte di San Vladimir, gran principe di Kiev e di tutta la Russia, e fu addestrato come guerriero vichingo. Nel 991 si unì agli attacchi vichinghi contro l’Inghilterra, che furono ripresi con l’ascesa al trono inglese di Ethelred II l’Unready nel 978. Ethelred chiese la pace nel 991, accettando di pagare grandi somme come tributo, e di nuovo quando Olaf invase con il re danese Sweyn I Forkbeard nel 994.

Già cristiano, Olaf fu confermato ad Andover (nel moderno Hampshire) nel 994, con Ethelred, con cui si era riconciliato, come suo padrino. Venuto a conoscenza della crescente rivolta contro il re norvegese Haakon il Grande, Olaf tornò in Norvegia e fu accettato come re alla morte di Haakon nel 995. Egli impose con forza il cristianesimo nelle aree sotto il suo controllo, la costa e le isole occidentali, ma ebbe poca influenza altrove. Incaricando dei missionari e battezzando i dignitari in visita, Olaf fu in grado di introdurre il cristianesimo nelle isole Shetland, Faroe e Orcadi e in Islanda e Groenlandia. (Il cristianesimo fu adottato dal parlamento islandese intorno al 1000). Nonostante il suo zelo religioso, tuttavia, non riuscì a stabilire istituzioni religiose (o amministrative) durature in Norvegia.

Olaf incontrò la sua morte nella battaglia di Svolder (1000 circa) per mano del re danese Sweyn I, del re svedese Olaf Skötkonung e di Eric il norvegese, conte di Lade. La battaglia è spesso raccontata nelle poesie scandinave medievali. Dopo la sua morte ampie porzioni di Norvegia tornarono sotto il dominio straniero.

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