Palilalia

Palilalia è definita come la ripetizione di parole o frasi dell’oratore, spesso per un numero variabile di ripetizioni. Le unità ripetute sono generalmente intere sezioni di parole e sono più grandi di una sillaba, con le parole che vengono ripetute più spesso, seguite da frasi, e poi sillabe o suoni. Le ripetizioni palilaliche sono spesso pronunciate con volume decrescente e accelerano nel tempo.

Un caso di studio del 2007 di Van Borsel et al. ha esaminato le caratteristiche acustiche nella palilalia. Ad AB, un uomo di 60 anni, è stato diagnosticato il morbo di Parkinson idiopatico e aveva notato cambiamenti nell’andatura, nella postura, nella scrittura e nel discorso. L’osservazione delle sue caratteristiche percettive del discorso e i risultati della valutazione della disartria di Frenchay hanno suggerito che AB soffriva di disartria ipocinetica con una palilalia marcata. Fu deciso di iniziare la terapia del linguaggio con tecniche di stimolazione passive (metronomo) e attive (tavole di stimolazione) per ridurre il numero di ripetizioni palilaliche. Sfortunatamente AB non era in grado di enunciare, nonostante un ampio training.

L’analisi della logopedia di AB ha mostrato che le sue ripetizioni duravano da 1 minuto e 33 secondi a 2 minuti e 28 secondi, variando da 1 a 32 ripetizioni su alcune parole, e differivano da prova a prova. Le pause erano presenti tra ogni ripetizione, da 0,1 a 0,7 secondi. Van Borsel et al. conclusero che le ripetizioni palilaliche di AB non seguivano uno schema: la durata di ogni treno di ripetizioni non diminuiva nel tempo, il numero di ripetizioni per treno non aumentava, e la durata di ogni singola parola non diminuiva in durata. Tali risultati indicavano che non tutte le ripetizioni palilaliche mostrano un tasso crescente con volume decrescente, e sfidavano i due sottotipi distinti di palilalia come suggerito da Sterling. Il tipo A di Sterling, a volte chiamato palilalie spasmodique, è caratterizzato da ripetizioni veloci e volume decrescente, mentre il tipo B di Sterling, a volte chiamato palilalie atonique, è caratterizzato da ripetizioni ad un ritmo costante con periodi di silenzio intervallati. AB non ha mostrato né un aumento sistematico (tipo A di Sterling) né una durata costante (tipo B di Sterling) e invece è caduto tra i due.

La palilalia è stata teorizzata per verificarsi nella scrittura e nella lingua dei segni. Un caso di studio di Tyrone e Moll ha esaminato un uomo sordo di 79 anni, destrimane, chiamato PSP, che mostrava anomalie nella sua firma. PSP aveva imparato il linguaggio dei segni britannico (BSL) all’età di sette anni e aveva sviluppato debolezza del lato sinistro e disfagia all’età di 77 anni. PSP mostrava movimenti involontari e ripetizioni nella sua firma. Tyrone e Moll riferirono che i suoi movimenti erano di natura palilalica, poiché interi segni venivano ripetuti e i movimenti ripetitivi diventavano sempre più piccoli in ampiezza.

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