Pancreatite acuta indotta da metformina precipitata da insufficienza renale

DISCUSSIONE

A questa donna è stata diagnosticata un’insufficienza renale indotta dal farmaco (inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina, farmaco antinfiammatorio non steroideo), che ha ridotto l’escrezione della metformina, causando una tossicità che ha portato a grave acidosi lattica e pancreatite.

L’acidosi lattica grave è una complicazione rara ma pericolosa per la vita della terapia con metformina, che si verifica soprattutto nei pazienti con controindicazioni relative al farmaco (disfunzione renale, abuso di alcol o malattia epatica). Il tasso di mortalità dell’acidosi lattica associata alla metformina è di circa il 50%, anche se i dati disponibili mostrano che né il livello di lattato arterioso né la concentrazione plasmatica di metformina hanno un significato prognostico.1

Le cause comuni di pancreatite, come calcoli biliari, abuso di alcol, ipercalcemia, ipertrigliceridemia e trauma, sono state escluse in questo caso. Un certo numero di farmaci (tiazidi, azatioprina, estrogeni, sulfamidici, furosemide, ecc.) possono causare pancreatite e si ritiene che siano responsabili di circa il 2% delle pancreatiti negli adulti.2 Nessuno di questi farmaci è stato consumato da questa paziente, tranne un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina, che è occasionalmente associato alla pancreatite,3 che aveva smesso di prendere pochi giorni prima della presentazione. Sono stati riportati alcuni casi di pancreatite associati alla fenformina,4 ma non è una complicazione nota della terapia con metformina. Finora è stato riportato solo un caso di pancreatite associata alla metformina, ma questo era secondario all’avvelenamento da metformina (sovradosaggio).5 Le prove disponibili suggeriscono che la pancreatite acuta in questo paziente è stata probabilmente precipitata dalla tossicità della metformina. Il meccanismo esatto non è noto, ma la tossicità è probabilmente secondaria alla lesione delle cellule acinari che porta alla perdita intercellulare degli enzimi digestivi dai dotti. La sospensione del farmaco ha permesso la risoluzione della pancreatite.

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