Pompeia (moglie di Cesare)

Prima vitaModifica

I suoi genitori erano Quinto Pompeo Rufo, figlio di un ex console, e Cornelia, la figlia del dittatore romano Silla.

MatrimonioModifica

Cesare sposò Pompeia nel 67 a.C., dopo essere stato questore in Hispania; la sua prima moglie Cornelia era morta nel 69 a.C. Cesare era il nipote di Gaio Mario, e Cornelia era la figlia di Lucio Cornelio Cinna, così che erano imparentati con entrambi i leader dei populares perdenti nella guerra civile dell’80 a.C.

Nel 63 a.C. Cesare fu eletto alla posizione di Pontifex Maximus, il capo sacerdote della religione di stato romana, che veniva con una residenza ufficiale sulla Via Sacra. Nel 62 a.C. Pompeia ospitò in questa casa la festa della Bona Dea (“dea buona”), alla quale nessun uomo era autorizzato a partecipare. Tuttavia un giovane patrizio di nome Publio Clodio Pulcro riuscì ad entrare travestito da donna, apparentemente allo scopo di sedurre Pompeia. Fu catturato e processato per sacrilegio. Cesare non diede alcuna prova contro Clodio al suo processo, e fu assolto. Tuttavia, Cesare divorziò da Pompeia, dicendo che “mia moglie non dovrebbe nemmeno essere sospettata”. Questo diede origine a un proverbio, talvolta espresso: “La moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto”.

Vita successivaModifica

Non si sa nulla di specifico sulla sua vita dopo il divorzio, ma è stato proposto che possa aver sposato Publio Vatinio.

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