ReviewSaggi enzimatici☆

Sono descritti i requisiti essenziali per i saggi enzimatici e vengono discussi gli errori e le insidie che si verificano frequentemente, nonché la loro prevenzione. I fattori principali, che devono essere considerati per il dosaggio degli enzimi, sono la temperatura, il pH, la forza ionica e le concentrazioni adeguate dei componenti essenziali come i substrati e gli enzimi. La standardizzazione di questi parametri sarebbe auspicabile, ma la diversità delle caratteristiche dei diversi enzimi impedisce l’unificazione delle condizioni di dosaggio. Tuttavia, molti enzimi, specialmente quelli di origine mammifera, possiedono un pH ottimale vicino al pH fisiologico di 7,5, e la temperatura corporea di circa 37 °C può servire come temperatura di saggio, anche se per ragioni sperimentali spesso si preferisce 25 °C. Ma in molti casi le caratteristiche particolari del singolo enzima dettano condizioni di saggio speciali, che possono discostarsi notevolmente dalle condizioni raccomandate.

Inoltre, non è possibile fornire valori esatti per le concentrazioni dei componenti del saggio, come substrati ed enzimi, a meno che non si possano indicare regole generali che dipendono dal relativo grado di saturazione. Vengono discusse le regole per l’esecuzione del test enzimatico, la manipolazione appropriata, gli aspetti metodologici, la preparazione delle miscele del test e dei bianchi, la scelta del tempo del test, e vengono dati suggerimenti per evitare errori frequenti e banali. Vengono considerate le particolarità dei saggi enzimatici più complessi, comprese le reazioni reversibili e i test accoppiati.

Infine viene descritto il trattamento dei dati sperimentali per stimare l’attività enzimatica. Viene presentata la procedura per determinare la velocità iniziale dell’enzima e la sua trasformazione in unità enzimatiche definite, nonché suggerimenti per la documentazione dei risultati.

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