La storia della Sala dei Registri è popolare tra coloro che hanno teorie alternative sull’Antico Egitto. La frase “Sala dei Registri” ha avuto origine con Edgar Cayce, un chiaroveggente americano, anche se Lynn Picknett e Clive Prince dicono che l’idea dell’esistenza di registri egiziani perduti “ha un lungo pedigree”.

Graham Hancock e Robert Bauval, in Message of the Sphinx, hanno dichiarato che gli archeologi americani e il governo egiziano hanno bloccato le indagini intorno alla Sfinge, compresi i tentativi di individuare eventuali cavità sotterranee. Bauval ha poi scritto Secret Chamber nel 1999. Secondo Bauval, le autorità egiziane hanno concesso a una squadra americana una licenza per cercare la Sala dei Registri sotto la Sfinge. È stato postulato che ci possono essere tre passaggi intorno alla Sfinge; due di origine sconosciuta e uno è presumibilmente un piccolo pozzo senza uscita dietro la testa di origine ottocentesca.

Varie teorie alternative sull’origine della Sala sono state proposte, tra cui quella che la Sala non fosse affatto opera degli antichi egizi ma di un’altra società come società preistoriche avanzate o una razza superiore di esseri intelligenti. Di conseguenza, questa società originale sigillò la Sala con le pergamene della loro conoscenza accumulata intorno al 10.500 a.C. – l’ultimo periodo di tempo in cui la costellazione del Leone si trovava tra le zampe della Sfinge quando sorgeva nel cielo notturno.

Cayce affermò anche, nel 1939, che la Sala dei Registri aveva una biblioteca gemella che era anticamente depositata nella penisola dello Yucatán da qualche parte nei siti del complesso di templi della costa orientale. Ha menzionato che il deposito dello Yucatán era attualmente sott’acqua.

Lo studio e la ricerca della Sala sono considerati da molti accademici come pseudo-archeologia. Questi accademici fanno chiare distinzioni tra precise ipotesi scientifiche metodologiche e il resto delle possibili implicazioni e speculazioni successive.