Trova il terapeuta giusto per te

In questo momento in cui si tende la mano tutto il potenziale è lì per una vera connessione e un amore profondo, profondo. La vulnerabilità non è debolezza, è la “salsa magica” che rende le nostre relazioni quello che nel profondo vogliamo che siano.

Questo mi ha fatto ricordare un momento che ho vissuto con mio marito. Ero consapevole del fatto che eravamo entrambi molto occupati con il lavoro e i bambini, e spesso sembrava che avremmo attraversato la porta e non ci saremmo mai connessi completamente. Una sera sono tornata a casa e l’ho afferrato sulla porta, ho girato il suo viso verso di me e gli ho detto: “Tesoro, ho bisogno di connetterci e ho bisogno che tu mi veda”. Lui sorrise e, guardandomi dritto negli occhi, disse: “Ok”.

Non ero pronto per la sua stessa risposta vulnerabile – il fatto che fosse presente e disponibile mi ha sorpreso e ho scoperto che dopo circa 20 secondi ho dovuto girarmi e interrompere il contatto visivo. Mi sentivo a disagio con la quantità di connessione – ed ero io che l’avevo chiesta! Come terapeuta, sono stato sorpreso da quanto mi sono sentito crudo. Voglio dire, il mio lavoro non è quello di mantenere la capacità di stare in una connessione amorevole, e il disagio che può portare a causa di vecchie ferite? E’ stata un’esperienza di apprendimento così utile per me: e ho imparato che posso stare nel disagio e riappoggiarmi per la connessione.

Non credo che possiamo vivere le vite intere che vogliamo vivere a meno che non impariamo ad appoggiarci a questi momenti scomodi, confidando che siano scomodi non perché siano sbagliati, ma perché stanno toccando i nostri desideri più profondi e non siamo disposti a nasconderci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.